STAGIONE 19-20 | direzioni ostinate | percorsi nel contemporaneo

DIREZIONI OSTINATE | percorsi nel contemporaneo 19/20

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5-6 OTTOBRE | CERVUS | TEATRO QUARTICCIOLO di Aaron Mark | con Michele Demaria, Ludovica Apollonj Ghetti| assistente alla regia Bruno prestigio | luci Michelangelo Vitullo | Musiche originali Giorgio Mirto | Produzione Teatro Studio Uno/Lumik Teatro

Ken e Cynthia, marito e moglie. Un weekend in campagna. Una madre morta. Un gatto scomparso. Un cervo investito. In un continuo ribaltamento di forze tra zucche e omelette, tra sangue e docce si svolge questa nerissima commedia. Tutto officiato dall’occhio vitreo del misterioso Cervus.

10-20 OTTOBRE | MUTTER di Lorenzo De Liberato | con Giordana Morandini, Fabrizio Milano, Irene Vannelli, Lorenzo Garufo, Francesca Anna Bellucci, Bruno Ricci| assistente alla regia Giulia Pera

Mutter è la storia di una donna che cerca di sopravvivere ad ogni costo, una donna prima che una madre perché spogliata da quell’istinto materno che dovrebbe anteporre il futuro dei figli al proprio, una donna che non conosce più umanità sia per scelta che per necessità, che non conosce l’amore,se non per quell’ultimo residuo calore che può provare una madre di fronte al dolore e alla privazione.

24-27 OTTOBRE | COMUNQUE di e con Giorgia Mazzucato

Cosa succederebbe se si prendessero nove testi di Alessandro Bergonzoni per mescolarli e rielaborarli ad arte nella vertigine di un nuovo testo? Nascerebbe comunque uno spettacolo nuovo. O meglio nascerebbe “Comunque”. Uno spettacolo nuovo. Una vera e propria tempesta di parole. In “Comunque” i testi del grande paroliere italiano si intagliano con gli inediti di Giorgia Mazzucato per creare la storia di Désirée, la ragazza ladra protagonista di questa texture di pura comicità in cui nuovi personaggi e nuovi orizzonti si intrecciano in un nuovo mondo di parole.

+++Evento Fuori cartellone+++ 31 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE | OMBRE NEL BUIO regia Nicola De Santis, Rosaria D’Antonio, Jessica Cenciarelli | con Agostino Terranova, Marzia Colandrea, Manuela Montanaro, Mario Anaclerio, Maria Stella Anaclerio

Ombre nel buio è una piccola rassegna “horror” in 4 episodi, uno studio teatrale sul sentimento dell’inquietudine. La sfida sarà trasmettere quest’emozione senza gli effetti speciali cinematografici ma costruendo una tensione drammaturgica sfruttando le atmosfere e i colpi di scena.

14-17 NOVEMBRE | TOGLIATTI MON AMOUR di Carlotta Piraino | con Carlotta Piraino e Furgonaro | regia e disegno luci Carlotta Piraino | disegno audio Massimo Di Rollo | movimento scenico Lisa Rosamilia | video Marco Rizzari | grafiche Beatrice Novelli

Questa è la storia di un incontro. L’incontro tra una donna e un uomo, uno di quelli che chiamiamo “clienti”. Lei è una teatrante, lui un ragazzo che lavora con un furgone e scrive su un blog di “mignottari orgogliosi”, comunità virtuale con un curioso sottotitolo: trasudiamo disagio. E’ la storia di un incontro inaspettato, tra due persone che altrimenti non si sarebbero mai incontrate, persone tanto lontane tra loro da sentirsi alieni l’uno per l’altra. Eppure, nell’incontro, qualcosa accade.

21-24 NOVEMBRE | CUCINA BUONA IN TEMPI CATTIVI di Francesco Battaglia | regia Matteo Finamore| ass. alla regia Olga Galieri | con Andrea Carriero, Lorenzo Guerrieri, Paolo Madonna, Sara Giannelli | costumi Giulia Menaspà

Inverno 1940. Mussolini, nel famoso discorso del 18 novembre, dichiarò: ‘’Spezzeremo le reni alla Grecia’’. A migliaia vennero strappati dalle loro case, dai loro mestieri, dalle loro radici: Guido, un giovane cuoco, è uno di questi. Non combatterà in prima linea, sul campo di battaglia, ma cucinerà alle dipendenze dell’esercito fascista. Durante il servizio si troverà a passare per varie cucine e preparare pasti per altre bocche da sfamare, da cui spesso fuggire. L’unico obiettivo è tornare a casa, Villa Santa Maria, per ricongiungersi alla sua famiglia, alle sue radici, alla sua cucina.

28 NOVEMBRE – 1 DICEMBRE | LUISA, UNO SGUARDO OLTRALPE produzione Il Nano Egidio | di e con Marco Ceccotti, Simona Oppedisano e Francesco Picciotti

La prima Teatro-Novela italiana con attori e pupazzi debutta finalmente a Roma. La nobildonna decaduta Lusia Winghfield è segretamente innamorata di Woody Baltimora, un povero pupazzo contadino. Un amore contrastato dalla differenza di classe e anche dal padre di lei, Emidio Winghfied, che tenta in tutti modi di scongiurare le nozze ricorrendo a subdoli avvocati, spietati assassini e a Fiorella Mannoia, perché Luisa è da tempo promessa sposa al suo perfido ma ricco cugino.

5-8 DICEMBRE | ANTIGONE, FOTTI LA LEGGE produzione Produzioni Nostrane-ULTRAS TEATRO | di Giovan Bartolo Botta | con Isabella Carle, Claudia Salvatore, Mariagrazia Torbidoni e Giovan Bartolo Botta

Antigone fotte la legge per forza di cose, per causa di forza maggiore, per forza di inerzia, per abitudine, per un sacco di buoni motivi, non fosse altro che per non farsi fottere. Da chi? Da chiunque. Emone non fotte. È fottuto. Ismene è fottutamente ottusa. Euridice è una fottuta lussuriosa. Creonte se ne fotte. È tutto un fottersi a vicenda nella Tebe dei diritti e dei doveri. Ma in verità cos’è Antigone per un attore? Una scusa. Una scusa per esibirsi. Certo, si poteva utilizzare una Locandiera, ed esibirsi con quella. Lo si farà prossimamente se i Maya vorranno. Se non ci sarà la fine del mondo. Intanto per gli attori di teatro ogni giorno è un po’ la fine del mondo. Ergo si va in scena senza tanti fronzoli. Perché domani chissà…

12-15 DICEMBRE | DI MADRE IN FIGLIA di Federica Ponza | regia Andrea Di Palma | con Patrizia Ciabatta

Di Madre in Figlia è a storia di un legame forte, profondo, indissolubile, madre e figlia, due figure tanto archetipiche quanto intime. Una coppia crescita tra felicità e assenze e che proprio quest’ultime devono affrontare, per riscattare un abisso di violenza che le lega in maniera indissolubile.

19-22 DICEMBRE | NINFAMANIA di Caruso/Pagliai | scritto e diretto Emanuela Caruso | con Michele Pagliai

Come si può camminare per strada, prendere un caffè, guidare, svolgere le piccole attività quotidiane, sapendo che da un momento all’altro potremmo avere un raptus sessuomane? Luisa, una giovane donna in carriera, alle prese con una condizione insolita: la ninfomania, ci mostra tutte le difficoltà quotidiane di chi ha un disturbo come il suo, che per molti è solo oscenità, per qualcuno buffo o divertente, ma che nessuno considera come una patologia vera e propria clinicamente diagnosticata.

9-12 GENNAIO | PATERNOSTER -l’eredità dei figli Drammaturgia e regia Beatrice Mitruccio | con Ludovico Cinalli e Paolo Perrone | musiche originali Matteo Tarragoni, Daniele Cicalini, Adriano Nardini | luci Martin Emanuel Palma

Due fratelli, due uomini, ma due personalità opposte. Il coraggio di chi è fuggito di casa per paura della ruggine e la consapevolezza di chi ha deciso, per sé e per gli altri, di rimanere, di lasciarsi arrugginire. Costretti a rincontrarsi per il funerale del padre, si rinfacciano a vicenda le ferite che si sono procurati. È arrivato però il tempo di guardarle da vicino, il tempo della resa dei conti.

16-19 GENNAIO | MARE ANARCHICO | scritto e diretto da Giuseppe Maria Martino | con LauraLuna Farina | Dramaturg Dario Postiglione | scene e luci Carmine de Mizio

Nel febbraio 2017 un giovane friulano, Michele, si uccide a trent’anni, lasciando una lettera, un atto d’accusa di una generazione “il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare”. Sua madre affronta il vuoto lasciato da suo figlio, aprendo e chiudendo l’opera in quello che sembra un grande rito funebre a tappe. Intorno alla vicenda gravitano anche una serie di personaggi, apparizioni che popolano un tempo sospeso, che per questa Madre potrebbe non avere fine.

23-26 GENNAIO| AMIDO | operazione drammaturgica e regia Mauro Santopietro | di e con Ali Bhatti | Produzione Spring di Grazia Sgueglia

È la storia di Alì. Ascoltare questa sua storia, una storia vera, una storia ad alto livello glicemico, dovrebbe fare riflettere sulla parola coraggio. Dal latino cor habeo, avere cuore. E forse fare nascere un pensiero a chi guarda gli stranieri come gente priva di virtù. O a chi intende andar via da questo nostro Paese alla ricerca di maggior fortuna all’estero. Non vuole essere una storia di razzismo. Alì è un ragazzo perfettamente integrato. Semplicemente una storia dolce, capace di ammorbidire le rigidità del nostro quotidiano. Una delle tante qualità dell’amido.

30 GENNAIO – 2 FEBBRAIO | SUCK MY IPERURANIO| di e con Giovanni Onorato

Un aspirante comico in lacrime. Un pessimo inizio. Il sentimento dell’estasi e Maria se n’è andata. Non restano che le battute, le battute sì, come antidoto all’autocommiserazione. E poi il pianto, la tragedia e lo schiaffo come antidoto alle battute. C’è una gioia antica negli occhi del comico invisibile a tutti tranne che a lui e forse a chi lo ha amato e forse è questo a rendergli impossibile lasciar andare. Maria se n’è andata “ed io vorrei trovare il modo di spiegarle questa sensazione che ho di camminare come se fosse il primo o l’ultimo giorno della umanità.” Come possiamo essere grati di tutto e lasciar andare ogni dolore e ridere e piangere senza chiedere niente e guardare ogni cosa coperta di luce sconvolti e innamorati?

6-9 FEBBRAIO | RIGOLETTO| regia I tre Barba | con Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo|

“I Tre Barba” si propongono di far conoscere ad un pubblico popolare la lirica e opere che ai giorni nostri sono perlopiù sconosciute o soltanto sommariamente apprezzate. Attraverso una scena minimale, tre sgabelli e pochi e significativi oggetti di scena, i tre barba recitano fedelmente e quasi del tutto integralmente i libretti, alternando alla recitazione intermezzi musicali, arrangiando le arie più celebri delle opere, eseguite rigorosamente in coro, a cappella, senza l’ausilio di alcuno strumento musicale.

13-16 FEBBRAIO | IL BARBIERE DI SIVIGLIA regia I tre Barba | con Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo|

“I Tre Barba” si propongono di far conoscere ad un pubblico popolare la lirica e opere che ai giorni nostri sono perlopiù sconosciute o soltanto sommariamente apprezzate. Attraverso una scena minimale, tre sgabelli e pochi e significativi oggetti di scena, i tre barba recitano fedelmente e quasi del tutto integralmente i libretti, alternando alla recitazione intermezzi musicali, arrangiando le arie più celebri delle opere, eseguite rigorosamente in coro, a cappella, senza l’ausilio di alcuno strumento musicale.

20-23 FEBBRAIO | RISONANZA A 448 HZ Sala Specchi | Teatro concerto di e con Daniele Casolino e Elena Lunghi |

448 HZ è la frequenza che le dottrine new age attribuiscono al Chakra del terzo occhio La stessa frequenza in cui Sarah Kane oscilla tra il dentro e il fuori, tra il corpo e l’anima, se un’anima esiste. Una rilettura del testo della drammaturga inglese che travalica l’interpretazione del testo per restituirla in forma di testo puro, parole scritte su un pentagramma musicale risonante a 448 HZ. Una lettura in forma di concerto. Un teatro musicale in forma di reading.

20-23 FEBBRAIO | FLUID | Sala Teatro | di Ilaria Migliaccio | con Monica Bandella, Giulio Bruno, Monica L’Erario, Luigi Milone, Martha Mirabelli, Laura Radduso, Valentina Santucci |

Fluid è un condominio. Una scritta fluorescente campeggia sul palazzo. I condomini che lo abitano hanno scelto per le loro case questo nome: FLUID. Un’ora e il palazzo verrà distrutto. Ne parlano i giornali e i telegiornali; un meteorite, staccatosi da Marte, sta per colpire la Terra proprio dove sta il loro palazzo. Gli abitanti di FLUID però non ci cascano. Qualcuno vuole mandarli via, perché loro sfuggono, dilagando oltre le regole imposte. Fluid è qualcosa che scorre liberamente, è ribellione, è trasformazione, è ritrovarsi, è riconoscersi nell’altro, è scandalizzare col sentimento, perché il vero scandalo è altrove.

27 FEBBRAIO – 1 MARZO | CERVUS di Aaron Mark | regia Michele Demaria | con Ludovica Apollonj Ghetti, Michele Demaria | musiche Giorgio Mirto | produzione Teatro Studio Uno, Lumik Teatro |

Ken e Cynthia, marito e moglie. Sono finalmente rimasti soli: la figlia è andata all’università, il gatto è scappato, la madre è morta. Possono ritrovare la loro vita di coppia e godersi un po’ di solitudine. Durante il tragitto però investono un cervo e la bestia agonizza in mezzo alla strada. Se la donna, in preda ai sensi di colpa, vuole salvarla; l’uomo più pragmaticamente mette fine alle sue sofferenze dandole il colpo di grazia. La donna però non si rassegna, intravede vita lì dove c’è solo un corpo morto sanguinante, mette quindi il cervo nel portabagagli e lo porta a casa per prestargli soccorso. Quello che doveva essere un weekend romantico si tramuta in un weekend delirante tra sangue e docce si svolge questa nerissima commedia. I legami famigliari, gli impegni lavorativi, i soldi, lo stress della vita quotidiana vengono messi sulla bilancia insieme a terra, sangue e acqua.

5-8 MARZO | E’ ITA di Martina Tiberti | Sala Teatro| con Giuseppe Mortelliti, Sergio Brenna | scene Simone Martino |

Asdrubale, detto ‘Bobby’, nominato Biagio dalla madre, aveva iniziato a giocare a boxe. È l’Italia dei primi anni sessanta. Finito il combattimento gli davano da mangiare solo un panino con la mortadella, così un giorno decise di impararsi un mestiere, uno di quei mestieri che “attacchi ‘a matina ma non sai quannu returni”: il muratore. È grazie a quest’arte che si costruisce una casa da solo, su un pezzetto di terra confinante con il cimitero, che conosce la vita del cantiere, che si fa degli amici provenienti da regioni diverse e che poi li perde.

5-8 MARZO | AMLETO E SUA MOGLIE OFELIA | Sala Specchi | Scritto e diretto da Gabriele Linari | con Elisa Carucci, Daniele Giuliani |

Se Amleto avesse salvato Ofelia dal fiume? Se Ofelia fosse incinta? Immaginiamo questo amore ancora vivo, in un confronto continuo tra due visioni diverse della vita e dell’amore: la Fede di Ofelia, il disillusione di Amleto, un duello senza esclusione di colpi, comico e disperato al tempo stesso. Il resto…

12-15 MARZO | MALLEUS MALEFICARUM| SALA TEATRO di e con Morena Rastelli |

Una donna, una per tutte, rivendica il suo diritto di essere Strega, oggi, come quelle donne massacrate nel medioevo per avere avuto il coraggio, tramite l’arte della natura, magica e misteriosa, di emanciparsi dal sistema patriarcale. E racconta tra ironia e dolore, l’ipocrisia della nostra epoca malata, in cui dietro la tanto declamata parità dei sessi, si celano discriminazioni, violenze e abusi. La rivendicazione è il trionfo di essere diversi. Essere Strega, ovvero libera dalle convenzioni e dagli schemi che ci vogliono ancora madri e mogli, zitte e sottomesse.”

12-15 MARZO | TINGELTANGEL|SALA SPECCHI Testo di Susanna Laurenti ed Enrico Torzillo – con i pezzi originali del “Tingeltangel” di Karl Valentin, Regia di Enrico Torzillo, con Stella Isoli, Susanna Laurenti, Andrea Mastrotto, Benedetta Russo, Riccardo Viola Pietro Maria Virdis

1921. Il demone della “Grande Guerra” tormenta il meridione italiano, dove un gruppo di aspiranti attori vive delle emozioni del mondo dello spettacolo, ma i protagonisti, leggeri sulla soglia tra realtà e fantasia, scopriranno che le emozioni non si mangiano. Una scoperta che porterà le loro anime, candide e cariche di sogni, ad approdare in Germania, dove l’inganno della Repubblica di Weimar li lascerà nuovamente disillusi. Unico rifugio sarà un “Tingeltangel”, locale tipico monacense dove era possibile abbuffarsi di indigeste pietanze e assistere a squallidi spettacolini; un luogo dove la loro storia si unisce alla delirante genialità linguistica e alla pomposa nascita del cabaret di Karl Valentin, tra fumo di sigaro e odore di pretzel. I suoi pezzi, tratti dall’omonima raccolta, diventeranno i copioni dei nostri personaggi, da omaggiare sul palcoscenico di quello stesso posto, dove ci piace pensare siano stati scritti.

19-22 MARZO | IL NUMERO VENTIDUE | Sala Specchi di Alessia Giovanna Matrisciano e Daniele Casolino |

Il numero ventidue ripercorre, in un concerto di voci diverse che utilizzano il racconto, il dialogo o la poesia, la vera storia di santa Caterina da Siena. Caterina è una ragazza ribelle all’ideale di vita che la sua famiglia le vuole imporre e trova nell’autodistruzione la via della salvezza, il necessario dire “io sono” che la società negava alle donne del suo tempo. Il percorso di maturazione di Caterina si svolge in modo non lineare, tra le luci e le ombre del suo carattere e con lo spettro inquietante della morte. Vuole tuttavia essere una storia d’amore per la vita e di coraggio. Caterina, a prezzo della distruzione del suo corpo, ha rivendicato fino all’ultimo giorno la sua libertà di esistere e di pensare.

19-22 MARZO | SI TAGLIA CON UN GRISSINO | Sala Teatro di e con Daniele Flamini, Sophia Angelozzi |

Un uomo. Una donna. Un obiettivo comune comperare una scatoletta di tonno. Un impresa apparentemente facile, se solo i soggetti in questione fossero equilibrati. Infatti qualcosa finisce per andare storto e i due torneranno a casa a mani vuote. L’evento davanti allo scaffale del tonno diventa il pretesto per raccontarsi attraverso due monologhi tragicomici e graffianti. Lei sfrontata, lunatica, presuntuosa ed eccentrica. Affascinata per la figura di Maurizio Costanzo, Lui alla ricerca selvaggia di un’inarrivabile ottimismo, capace di trovare l’aspetto negativo in ogni cosa. I due protagonisti si incontrano in un sogno. Un testo avvincente che attraverso una risata amara, trasporta lo spettatore nella psicologia più recondita.

26-29 MARZO | CRONICAMENTE EDIPO | Sala Specchi Produzione Produzioni Nostrane-ULTRAS TEATRO | di Giovan Bartolo Botta | con Isabella Carle, Claudia Salvatore e Giovan Bartolo Botta

Città di Tebe. Profezie nefaste s’abbattono sulla popolazione come una peste. La crisi sembra essere irreversibile. Posti di lavoro che bruciano. Cervelli in fuga. Centrali nucleari che saltano in aria. Riscaldamento globale. Aumento di diossina. Troppi metalli pesanti nell’acqua. Le piazze sono piene di giovani a cui è stato scippato il futuro. La classe dirigente si barrica a difesa dell’disordine costituito. Edipo, Giocasta, Creonte, Tiresia. Gli ultimi ruggiti della manipolazione.

2-5 APRILE | VUOI TU di Veronica Chirra | con Marta Bulgherini, Irene Ciani, Camilla Tagliaferri | Collettivo Nonnaloca

In una sala d’attesa (dal medico? Alle poste? In prigione?), Diana e Norma, campionesse di giudizi sfrontati e sfrenati, destrutturano la vita di Barbara, giudicandola senza soluzione di continuità. In un irrimediabile gioco a perdere, “Vuoi tu” porta in scena il valore e la pericolosità della parola; arma distruttrice o salvifica in grado di generare conseguenze imprevedibili. Nell’epoca del ‘mi piace’ e del ‘commenta’ il giudizio è ormai lo strumento più potente a nostra disposizione per imporci sugli altri e per cambiare la vita del prossimo, sappiamo davvero difendercene?

16-19 APRILE | FILI DI RAME | Sala Teatro regia Emiliano Morana | con Carlotta Sfolgori

Tor Pignattara, una giovane mamma di borgata, racconta la difficoltà di mandare avanti una casa e una famiglia , con un lavoro faticoso in quartiere difficile e in un periodo storico complicato ma con la leggerezza e l’umorismo che la contraddistingue, scivolando nella memoria di un evento drammatico che l’ha segnata per sempre.

23-26 APRILE | CON UN QUADERNO NEL PORTAPACCHI| Sala Teatro di e con Giuseppe Mortelliti

Milano-Udine è il primo viaggio “con un quaderno del portapacchini, 700 km in 10 giorni tra Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, pieni di accenti strani, personaggi bizzarri e cordiali, cani, soli e temporali, un viaggio nei boschi schivando le pallottole dei cacciatori mantovani o riposandosi al fresco tra i ciclisti veneti. Un viaggio a tempo di musica dentro se stessi e il nord Italia, per stupirsi di luoghi inesplorati dell’anima e del mondo.

23-26 APRILE | AMORE| Sala Specchi di Matteo Gatta, con Matteo Gatta, Matteo Principi, Viola Marietti, Grazia Capraro

LEI e LUI, due individui dal carattere opposto, non riescono a fare a meno di ridefinire continuamente i connotati della propria relazione per far sì che il loro amore possa essere lo specchio fedele dell’identità che a fatica si stanno costruendo. Non sono disposti ad abbandonare le proprie sicurezze e per questo si rifugiano nelle definizioni inoffensive –perché non mettono in discussione ciò che loro sanno di se stessi– che emergono nel rapporto pacificante con famiglia, amici, amanti di passaggio con cui non c’è niente da condividere.

30 APRILE – 3 MAGGIO | DELIRE scritto e diretto da Antonio Sinisi | con Eleonora Turco, Alessandro Di Somma | scene Martooz

Due conflitti contemporaneamente. Uno per le strade, in un’ipotetica città del mondo spettatrice di un’insurrezione, l’altro fra le pareti domestiche di un’anonima casa di un’anonima città. Il gioco quotidiano tra due amanti diventa quasi una difesa dal conflitto esterno, la normalità di un banale litigio il “guscio” dove ritirasi e proteggersi dall’orrore che imperversa al di fuori. Chi sono questi due esseri umani persi in loro stessi? in che mondo sono? Ci si può assuefare all’orrore che ci circonda? Si può vivere dimenticando che dentro e intorno a noi tutto sta crollando? L’incognita resta aperta, in un labirinto in cui l’unica salvezza è non riuscire a trovare l’uscita, l’unico conforto non essere soli.

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