CALAPRANZI – 11-14 FEBBRAIO –
11 – 14 Febbraio 2016
Teatro Studio Uno – Via Carlo Della Rocca 6
CALAPRANZI
di Harold Pinter
“Sarà meglio mandare su qualcosa.”
Una stanza in un seminterrato. Due letti contro la parete del fondo scena. Tra i due letti, il vano del calapranzi, dal quale arriveranno incarichi irrealizzabili. Una porta che va in cucina e al gabinetto, a sinistra. Una porta che si apre sul corridoio, a destra.
Forse niente di tutto questo. Ben e Gus sono da soli, si guardano, si parlano, decidono che fare l’uno dell’altro; l’unica linea che li divide è il tempo.
“GUS – Ehi, Ben.
BEN – Cosa?
GUS – Ma che succede qui dentro?”
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CALAPRANZI
di Harold Pinter
con
Sergio Brenna
Giuseppe Mortelliti
traduzione
Alessandra Serra
musiche originali
Francesco Leineri
scenografia
Simone Martino
DATE E ORARI
giovedì 11 e venerdì 12 febbraio – ore 21
sabato 13 febbraio – ore 19
domenica 14 febbraio – ore 18
INGRESSO
10 €
8 € in prevendita (chiamando, entro mercoledì 10 febbraio,
i numeri 3282064329 – 3200963298)
+ EVENTO SPECIALE “RIFFA CALAPRANZI ON EARTH”
chi aquista un biglietto entro sabato 13
potrà partecipare a una riffa per vivere il il concerto di The Tallest Man On Earth
di sabato 13 Febbraio 2016
al Teatro della Quirinetta
in compagnia dei due attori protagonisti
L’estrazione avverrà dopo l’esibizione di Sabato
costo di partecipazione alla riffa: 2€
AVREI VOLUTO ESSERE PANTANI – 13-14 FEBBRAIO
AVREI VOLUTO ESSERE PANTANI
di Davide Tassi e Alessandro Donati
con la partecipazione straordinaria di
Alessandro Donati
Regia Francesca Rizzi
Dopo il tutto esaurito registrato per una settimana al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma, al Nuovo Sala Gassman di Civitavecchia e al Bertolt Brecht di Formia, Il 13 e 14 febbraio torna in scena al Teatro Studio Uno di Roma AVREI VOLUTO ESSERE PANTANI di e con Davide Tassi, per la regia di Francesca Rizzi, con la partecipazione straordinaria di Alessandro Donati e un grazie particolare al campione di ciclismo su strada Filippo Simeoni. Lo spettacolo è un atto d’amore per lo sport, e una denuncia appassionata nei confronti del doping e del “sistema” che lo protegge. In scena fino a domenica 17 gennaio.
Davide Tassi conduce lo spettatore oltre l’apparenza, oltre la miriade di racconti che negli ultimi 11 anni hanno cercato e cercano ancora, inseguendo facili e suggestive teorie ‘complottiste’, di mettere a tacere qualsiasi seria riflessione sull’etica dello sport. In scena accanto a lui c’è Alessandro Donati, che ha dato un contributo importante anche alla stesura del testo. Un personaggio di primo piano nella nostra storia sportiva, prima allenatore della nazionale di atletica e oggi icona internazionale della lotta al doping, impegnato proprio in questi mesi come allenatore del marciatore Alex Schwarzer.
Il protagonista dello spettacolo è un ciclista fra i tanti incontrati e intervistati dall’autore, nel lungo cammino di studio e di analisi che ha preceduto la scrittura. Il personaggio (di cui non si svela mai il nome) è stato un grande amico di Pantani, fin dai tempi dei dilettanti, e del campione svela gli aspetti più intimi, quelli che vanno oltre l’immagine precostituita, quelli che lo rendevano tanto fragile nel privato quanto spavaldo in pubblico. E mostra dall’interno i meccanismi, l’ipocrisia e la falsità che delineano i contorni di una vera e propria “mafia dello sport”, denunciando un sistema fatto da medici sportivi, allenatori, politica, istituzioni sportive, multinazionali farmaceutiche e sponsor che usano il doping e la salute dell’atleta per i propri interessi: le medaglie e le sponsorizzazioni.
Marco Pantani è una delle vittime di questo sistema, una vittima eccellente, un eroe tragico che, dopo essere stato portato a livelli di popolarità che vanno oltre il ciclismo e lo sport, viene usato dalla stampa e dalle Federazioni, prima per esibire i muscoli di una fantomatica lotta al doping, e poi per continuare a spremere l’immagine del Pirata fino all’ultima goccia.
Pantani, diversamente da tanti altri ciclisti, non riesce ad accettare di essere strumento, vorrebbe ribellarsi al sistema ma non ne ha la forza e si perde nel buio della depressione e della cocaina, fino ad annientarsi, fino a distruggere l’icona e con essa l’uomo.
SABATO 13 FEBBRAIO ORE 21; DOMENICA 14 FEBBRAIO ORE 18
VIA CARLO DELLA ROCCA, 6
PICCOLO GIALLO E PICCOLO BLU – 13 FEBBRAIO ORE 17 –
Karibu Teatro
PICCOLO GIALLO E PICCOLO BLU
sabato 13 Febbraio ore 17
Età consigliata: da tre anni in su.
La storia di Leo Lionni, uno dei grandi innovativi maestri dell’illustrazione per l’infanzia, prende vita in un nuovo modo, attraverso due guanti da cucina parlanti. Si affrontano con estrema dolcezza poetica diversi temi, individuandone le sfumature: l’identità, la diversità, l’ingenuità, la condivisione e la libertà. E su tutti l’amicizia. Quel valore che accompagna i bambini fin dalla prima infanzia e che si basa sull’ idea di scambio e di amore. Tanto che da un giallo e un blu può nascere un verde! E saranno proprio i due piccoli protagonisti a dover convincere i propri genitori che la fusione diventa necessaria per sentire l’altro e poi ritornare a sé, anche attraverso le lacrime.
INGRESSO 5€
INFO E PRENOTAZIONI
info.teatrostudiouno@gmail.com
press.teatrostudiouno@gmail.com
lacattivastrada@gmail.com
349 4356219
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