18-21 DICEMBRE
Non per vantarmi, ma avevo capito tutto…
di Massimo Mirani e Daria Veronese
Un percorso, compiuto dall’autore in prima persona, fatto di ricordi, poesie,
emozioni, che si sofferma su alcuni aspetti importanti della sua vita come i rapporti
famigliari, la morte del fratello, il rapporto con la madre e il padre, la sessualità, la
politica, il cinema, la morte.
Un percorso a ritroso che parte dall’episodio più cruento e significativo, la
morte, per ritornare indietro nel tempo e ripercorrere una vita.
Un percorso scandito e contrappuntato da personaggi, voci, dialetti, musiche,
che si rincorrono e chiariscono cosa Pasolini e le sue opere hanno rappresentato per
chi le viveva.
Un percorso che non tace la difficoltà e la crudità dei temi trattati, visto dalla
parte del pubblico, che reagisce, spesso con veemenza, di fronte a questi argomenti
scomodi e poco convenzionali.
Un percorso che ci riporta indietro di quasi quarant’anni, con l’aiuto di video e
musiche, in una realtà nello stesso tempo lontana, ma ancora attuale, di cui oggi
troviamo ancora le tracce dentro di noi.
Al centro la grande poesia dell’autore, ora privata ora pubblica e politica, ora
serena ora tragica, ora affilata ora carezzevole, ora pudica ora sfrontata e
scandalosa.